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Team Building in Escape Room: 5 Benefici concreti per aziende

Come un’ora di gioco potenzia comunicazione, problem-solving e spirito di squadra (con dati alla mano)

È lunedì mattina. Il tuo team arriva dallo scorso venerdì in cui ha dedicato una giornata intera al team building outdoor.

Hanno fatto giochi di fiducia, costruito ponti di corda, fatto “orienteering”. Costo: 3.000€. Tempo: 8 ore.

Risultato del lunedì mattina? Gli stessi silos comunicativi di sempre.

Questo scenario ti è familiare? Purtroppo, come emerge da una ricerca Salesforce, i team aziendali perdono in media 1,5 ore al giorno di lavoro e produttività per malintesi e mancanza di coordinamento. Eppure solo il 23% delle aziende misura realmente il ROI dei propri investimenti in team building.

Il problema non è la mancanza di idee per attività di gruppo. È la mancanza di team building che funziona davvero. Ma una nuova frontiera che da alcuni anni miete successi in questo ambito rappresenta la soluzione che gli HR di aziende piccole e grandi cercavano.

Infatti, esiste un formato che in 60 minuti genera risultati misurabili in comunicazione, problem-solving e coesione: il team building in escape room. E i dati lo dimostrano. L’82% dei partecipanti riporta miglioramenti concreti nella comunicazione con i colleghi. Il 78% sviluppa capacità di problem-solving più efficaci. Il 74% dei team testimonia un boost nel morale e nella produttività aziendale.

Non sono sensazioni. Sono statistiche da fonti autorevoli come European Business Review, Market Business News e Business Wire. E soprattutto, come spieghiamo in questo articolo, sono risultati che puoi misurare anche nella tua azienda già nei primi 30 giorni post-esperienza.

Table of Contents

Perché l'Escape Room NON è "Solo un Gioco"

Le fondamenta scientifiche del Team Building Esperienziale

Quando il tuo team risolve un enigma sotto pressione in una escape room, il cervello attiva gli stessi circuiti neurali che usa nelle sfide lavorative reali. In pratica non sta “simulando” il problem-solving: lo sta praticando attivamente.

In 60 minuti di escape room, il tuo team affronta 15-20 micro-sfide collaborative, ma in un ambiente “ludico” che tuttavia permette un’esperienza immersiva e adrenalinica, dove ogni secondo conta e ogni decisione ha conseguenze immediate e tangibili.

L’apprendimento esperienziale contribuisce a potenziare la memorizzazione delle informazioni, specialmente quando i partecipanti sono fisicamente coinvolti e riescono a collegare le nuove conoscenze alle proprie esperienze, aumentando così le probabilità di ricordare ciò che è stato appreso.

Inoltre, l’approccio esperienziale è riconosciuto per favorire una comprensione più profonda e duratura dei concetti, stimolando motivazione, interesse e autostima, e contribuendo allo sviluppo di competenze trasversali come problem-solving, collaborazione e creatività.

Il Flow State: quando Apprendimento e Performance si massimizzano

Le escape room creano quello che lo psicologo Mihály Csíkszentmihályi chiama “flow state”: quello stato di concentrazione totale dove apprendimento e performance raggiungono il loro picco.

Gli elementi del flow sono tutti presenti: obiettivo chiaro (uscire in 60 minuti), feedback immediato (enigmi risolti o ancora bloccati, tempo residuo sul cronometro), bilanciamento perfetto tra sfida e abilità (difficoltà calibrata sul livello del team), e concentrazione totale garantita dall’immersione scenografica.

Il risultato è evidente: il team impara a collaborare in modo naturale, senza la resistenza tipica dei workshop tradizionali. Non c’è la sensazione di “dover imparare qualcosa”. C’è solo l’urgenza di vincere insieme.

Autenticità Comportamentale: il “vero te” sotto pressione

A differenza dei role-playing aziendali, dove tutti recitano la “versione migliore di sé”, l’escape room fa emergere comportamenti autentici. Come diceva Platone: “Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione.”

Questo permette a manager e responsabili HR di osservare dinamiche reali: chi emerge come leader naturale, chi ha doti nascoste di problem-solving, chi tende a isolarsi sotto stress, chi invece tiene alto il morale nei momenti critici.

Queste scoperte, questi “insight”, sarebbero impossibili da ottenere durante una riunione in sala conferenze o un normale giorno in ufficio.

I 5 Benefici Concreti del Team Building in Escape Room

Metà delle aziende Fortune 100 ha già integrato le escape room nei propri programmi di formazione aziendale, e non certo per moda ma per i risultati misurabili, che impattano direttamente sul lavoro quotidiano. Ecco i cinque benefici che si ottengono investendo in questa tipologia di team building.

BENEFICIO n.1 del Team Building in Escape Room

Comunicazione Efficace Sotto Pressione: Il Vero Test per i Team Aziendali

Quante volte hai visto progetti fallire perché “pensavamo di esserci capiti”? Nelle escape room, la comunicazione inefficace ha conseguenze immediate e tangibili: enigmi irrisolti significano tempo sprecato e sconfitta garantita. Con 15-20 enigmi interconnessi e 60 minuti sul cronometro, ogni membro del team deve comunicare scoperte in tempo reale, ascoltare attivamente senza sovrapporsi, sintetizzare informazioni complesse rapidamente e chiedere aiuto senza lasciare che l’ego interferisca. Non c’è spazio per incomprensioni o giochi di potere. La base di un team efficiente è una buona capacità di comunicazione tra i suoi membri. Una escape room favorisce il team building poiché costringe i membri del team a comunicare tra loro in modo efficace sotto pressione. Questa abilità si trasferisce direttamente nel lavoro quotidiano:
  • riunioni più efficienti con meno tempo perso in chiarimenti
  • email più chiare con meno botta e risposta inutile
  • handover di progetti più fluidi.
Le escape room più avanzate come quella di Cronos dispongono di una Control Room dove i manager o i business coach possono osservare in tempo reale dagli schermi i pattern comunicativi del team: chi monopolizza la conversazione, chi non condivide informazioni critiche, chi facilita il dialogo. Si ottengono così preziose informazioni sulle dinamiche del gruppo, impossibili da ottenere in qualsiasi altro contesto aziendale.

BENEFICIO n.2 del Team Building in Escape Room

Problem-Solving collaborativo, dall’Individuo al Cervello Collettivo

Nel lavoro quotidiano, il problem-solving è spesso individuale: ognuno risolve il suo pezzo, poi si cerca di assemblare il tutto tra mille difficoltà e incomprensioni. Nelle escape room, questa mentalità viene superata “per forza”. Gli enigmi sono progettati per richiedere competenze diverse simultaneamente: pensiero logico per pattern matematici, creatività per connessioni non ovvie, attenzione ai dettagli per indizi nascosti, visione d’insieme per enigmi “collaborativi” che collegano più elementi. Questo allena quattro competenze fondamentali:
  1. il problem-solving, l’abilità chiave per la risoluzione delle sfide lavorative;
  2. il pensiero critico, l’analisi rapida delle informazioni per prendere decisioni;
  3. la creatività, per cercare soluzioni non convenzionali quando quelle classiche non funzionano;
  4. l’apertura mentale, la capacità di accettare le nuove idee dei colleghi quando una strada si rivela inefficace.
Come testimoniano i partecipanti, al termine di un team building in escape room si riscontra un miglioramento misurabile nelle proprie capacità di lavorare in squadra. Applicando queste abilità al lavoro day by day, si ottengono decisioni più rapide, meno riunioni “per decidere di decidere”, ma soprattutto una riduzione consistente degli errori operativi. Abbiamo visto team — che in ufficio impiegavano settimane per allinearsi su soluzioni complesse — risolvere enigmi collaborativi in 10 minuti lavorando in modo fluido e naturale. La differenza è dovuta alla eliminazione delle barriere gerarchiche e al focus totale sull’obiettivo condiviso. Certo, esistono strategie di squadra efficaci per completare le escape room, ma anche chi non le ha mai approfondite percepirà quasi “naturalmente” l’importanza di una sana collaborazione.

BENEFICIO n.3 del Team Building in Escape Room

Leadership Naturale (e Delega Efficace)

Il miglior leader del tuo team potrebbe non essere chi ha il titolo “più pesante” sul badge. Le escape room lo rivelano. Senza gerarchia formale e sotto pressione temporale, emergono leader naturali che in ufficio restano spesso invisibili: il nuovo assunto che coordina il gruppo senza imporsi, il tecnico introverso che prende iniziativa sui puzzle logici, o l’amministrativo che tiene alto il morale dell’intera squadra nei momenti di sconforto. Questo fenomeno attiva altre tre competenze chiave:
  1. leadership: capacità di dare direzione naturale al gruppo;
  2. capacità di delegare: riconoscimento rapido dei punti di forza di ciascuno;
  3. responsabilità: assunzione volontaria dei compiti critici per il successo collettivo.
Osservando dai monitor della Control Room, senza essere “osservati” direttamente in modo invasivo, i manager ottengono insights preziosi per:
  • identificare chi dovrà ricevere le prossime promozioni
  • capire chi ha soft skills sottoutilizzate da valorizzare, e persino…
  • riorganizzare interi team basandosi su dinamiche reali anziché su organigrammi teorici.
Se un membro della squadra conosce i “trucchi da professionista” per superare un’escape room l’impresa diventa più facile ma, senza suddividere i compiti tra i partecipanti, anche l’appassionato più incallito non completerà mai al 100% in solitaria una escape room progettata a regola d’arte. Molti dei nostri clienti aziendali ci hanno raccontato di aver scoperto doti di leadership in collaboratori che consideravano “solo esecutivi”. Uno scossone positivo che può portare a programmi di mentorship mirati, assegnazione di progetti sfidanti e — sul lungo periodo — miglioramento della talent retention (perché chi si sente valorizzato è propenso a restare fedele alla sua azienda).

BENEFICIO n.4 del Team Building in Escape Room

Resilienza e Gestione dello Stress (l’antidoto al burnout)

Burnout e stress lavorativo che portano ansia e persino depressione costituiscono il secondo problema di salute lavoro-correlato più comune per i lavoratori europei, secondo l’European Agency for Safety and Health at Work. La soluzione non è sforzarsi per eliminare lo stress (impossibile nel business moderno), ma allenare la capacità di gestirlo efficacemente.

Le escape room creano quello che gli psicologi chiamano “stress positivo”: una pressione gestibile, che allena la resilienza senza danneggiare l’umore. Infatti, la presenza di un conto alla rovescia crea urgenza reale ma sicura: tempo limitato ma con conseguenze non gravi (siamo in ambiente ludico), supporto di gruppo (tutti sono sulla stessa barca) e feedback continuo (i progressi sono visibili a ogni enigma risolto).

Questo allena nei partecipanti la gestione dello stress per mantenere la calma sotto pressione, ma anche la resilienza (ci si abitua a non arrendersi di fronte a sfide apparentemente impossibili), e la propria adattabilità per cercare nuove soluzioni a problemi apparentemente irrisolvibili.

Dopo aver superato il countdown di un’escape room dove ogni secondo conta, una deadline aziendale stretta sembra “magicamente” meno spaventosa. Il team impara che l’urgenza è gestibile se c’è collaborazione, il fallimento in una strategia non è la fine del mondo (basta cambiare approccio), e la pressione può essere energizzante anziché paralizzante.

Secondo European Business Review, il 74% dei team testimonia un boost misurabile nel morale e nella coesione dopo un team building in escape room. Gruppi più resilienti significano meno turnover, meno giorni di malattia da burnout e più partecipazione complessiva.

BENEFICIO n.5 del Team Building in Escape Room

ROI Misurabile in 30 Giorni

Il problema del team building tradizionale? Affrontiamo l’elefante nella stanza: anche mille “È stato bello” non pagano gli stipendi. Per quello servono risultati misurabili e obiettivi raggiunti. A differenza di attività generiche, l’escape room genera metriche concrete e misurabili – se sai come fare – già nei primi 30 giorni successivi.

KPI tracciabili post-esperienza:

  • Riduzione del tempo medio riunioni: 15-20% in meno di tempo sprecato in discussioni improduttive.
  • Aumento rapidità dei progetti: 12-18% di miglioramento nella velocità di completamento task.
  • Miglioramento Employee Engagement Score: incremento del livello di soddisfazione interno, misurabile con sondaggi.
  • Riduzione email di chiarimento: 25% in meno di comunicazioni dovute a incomprensioni.
Ecco un esempio di calcolo ROI semplificato per un team da 10 persone: ipotizziamo un investimento iniziale 300€ per un’ora di escape room. Il risparmio di tempo per riunioni è circa 2 ore a settimana per persona, quindi 20 ore al mese complessive di produttività recuperata. Con costo orario medio di 25€, il risparmio mensile è di 500€. Break-even raggiunto in 2-3 settimane. ROI dopo 6 mesi: oltre 850%.

Consigli dagli esperti di Team Building in Escape Room

In base alla nostra esperienza, ti consigliamo di prevedere un debriefing post-esperienza per ancorare gli apprendimenti, condividere le osservazioni dalla Control Room dei manager, e – in caso di gruppi numerosi – stilare un calendario di “sfide” dove i team possano confrontarsi sui tempi di completamento della medesima stanza. Non farà miracoli, ma la componente di competizione tra squadre di colleghi aggiunge brio e divertimento a tutta l’esperienza, cementando i benefici.

Come scegliere il fornitore giusto di Team Building in Escape Room

Non tutte le escape room sono uguali e certamente in Italia c’è molta differenza tra le varie escape room. Scegliere il partner sbagliato significa sprecare budget in un’esperienza che sarà “carina” ma inutile per il business. Ecco i criteri decisivi da valutare.

4 Domande da Fare Prima di Prenotare

DOMANDA 1: C’è una Control Room per l’osservazione?

Senza osservazione strutturata, perdi il 50% del valore dell’esperienza. Chiedi esplicitamente: posso osservare i team in tempo reale mentre giocano? Ricevo al termine un feedback dallo staff sulle dinamiche emerse? I migliori provider offrono Control Room moderne dove manager e responsabili HR possono osservare dinamiche autentiche, impossibili da cogliere in contesti formali dove tutti sono “guardati” consapevolmente.

DOMANDA 2: L’esperienza è personalizzabile?

Il team building “unico per tutti” non è la scelta migliore. Chiedi sempre: potete gestire gruppi grandi con tornei o sessioni multiple? C’è flessibilità oraria per adattarsi ai nostri calendari? Possiamo appoggiarci ad un locale vicino per un rinfresco post-partita? Evita provider che offrono solo “pacchetti rigidi” e ti rispondono con una raffica di “no”. Un fornitore esperto sa come incontrare le esigenze tipiche delle aziende.

DOMANDA 3: L’ambiente è davvero inclusivo?

Chiedi esplicitamente: l’esperienza è accessibile a persone “non giovanissime” o con disabilità motorie? Serve preparazione fisica? (la risposta dovrebbe essere no). Funziona anche per team intergenerazionali con ampia differenza di età? Se non vuoi che alcuni membri trovino scuse per non partecipare, queste sono domande da fare. Il 100% del team coinvolto significa massimo impatto sulla coesione complessiva. Pro-tip: nelle escape room targate Cronos non si suda, non si corre, non ci si fa male, si gioca anche d’inverno, c’è l’aria condizionata e totale accessibilità per disabili.

DOMANDA 4: Avete esperienza con aziende importanti?

Chiedi: Avete case study o testimonianze verificabili? Quali aziende si sono già rivolte a voi? Fornitori affidabili hanno clienti corporate che non hanno paura di citare, e persino una raccolta di testimonianze da poter esibire con orgoglio.

Le 15 Soft Skills potenziate dal Team Building in Escape Room

Come anticipato nei cinque macro-benefici, un team building in escape room di buona qualità allena quindici capacità fondamentali per qualsiasi lavoro. Ecco la mappa completa delle competenze sviluppate.

La Matrice delle Competenze

COMUNICAZIONE E RELAZIONE:

  1. Comunicazione: Condivisione continua di informazioni sotto pressione temporale.
  2. Empatia: Comprensione degli stili comunicativi e delle reazioni emotive dei colleghi.
  3. Fiducia Reciproca: Affidarsi ai compagni per la risoluzione di enigmi critici.

COMPETENZE COGNITIVE:

  1. Problem Solving: Risoluzione di enigmi complessi con vincoli di tempo e risorse.
  2. Pensiero Critico: Analisi logica rapida delle informazioni disponibili.
  3. Creatività: Soluzioni non convenzionali quando quelle ovvie non funzionano.
  4. Adattabilità: Cambio strategico in tempo reale quando una strada è bloccata.

LEADERSHIP E GESTIONE:

  1. Leadership: Direzione naturale del gruppo senza imposizione gerarchica.
  2. Capacità di Delegare: Assegnazione rapida di compiti basata su punti di forza.
  3. Responsabilità: Ownership volontaria di enigmi critici per il successo collettivo.
  4. Gestione del Tempo: Ottimizzazione risorse temporali con deadline stretta di 60 minuti.

RESILIENZA E PERFORMANCE:

  1. Gestione dello Stress: Mantenimento della calma sotto pressione del cronometro.
  2. Resilienza: Perseveranza su enigmi difficili senza arrendersi.
  3. Orientamento agli Obiettivi: Focus costante sull’uscita finale nonostante ostacoli.
  4. Collaborazione: Lavoro sincronizzato verso un obiettivo comune condiviso.
Queste quindici competenze non vengono “insegnate” in modo frontale. Emergono naturalmente attraverso il gioco, rendendo l’apprendimento più profondo e duraturo. L’apprendimento esperienziale è incredibilmente più efficace delle lezioni tradizionali per fissare questi concetti nei partecipanti. Vuoi approfondire come ciascuna skill si traduce in vantaggio competitivo concreto? Scarica il nostro Manifesto del Team Building in Escape Room.

Domande Frequenti sul Team Building in Escape Room

DOMANDA FREQUENTE 1: Quanto dura un’attività di team building in escape room?

Un’esperienza standard dura 60-90 minuti totali: 10 minuti per briefing iniziale e spiegazione regole, 60 minuti di gioco effettivo all’interno della stanza, e 15-20 minuti per un confronto finale in cui condividere gli insights emersi. Per gruppi aziendali grandi, pianifica 2-3 ore includendo rotazioni multiple di team e un momento conviviale finale.

DOMANDA FREQUENTE 2: Quante persone possono partecipare?

Dipende dalla configurazione scelta. Per un team singolo, l’ottimale è 4-8 persone per stanza (idealmente 6 per massima partecipazione). Per gruppi aziendali grandi, è possibile organizzare esperienze fino a 50+ persone con sessioni multiple in parallelo, tornei con classifiche, e rotazioni programmate. Importante: mai superare 8 persone per stanza per garantire che tutti partecipino attivamente.

DOMANDA FREQUENTE 3: Quanto costa un team building in escape room per azienda?

Il range tipico è circa 30€ a persona per esperienza base, che include 60 minuti di gioco, game master dedicato, briefing iniziale e debriefing al termine. Per pacchetti corporate personalizzati con servizi aggiuntivi le cifre possono variare.

DOMANDA FREQUENTE 4: È adatto a team con persone di diverse età o abilità fisiche?

Assolutamente sì, o almeno dovrebbe esserlo. Le caratteristiche di un’escape room davvero inclusiva sono: zero sforzo fisico richiesto, accessibilità per sedie a rotelle, enigmi che valorizzano intelligenze diverse (logica, creatività, osservazione), e climatizzazione adeguata per un comfort massimo. Per un team building aziendale, se non vuoi vedere crollare la partecipazione dello staff, evita escape room con prove fisiche intensive o spazi angusti in cui districarsi.

DOMANDA FREQUENTE 5: Come si misura l’efficacia del team building?

Al termine dell’evento, molte aziende usano un sistema simile al famoso “NPS score” (valutazione da 0 a 10 della soddisfazione dei partecipanti). In più, sono fondamentali le osservazioni qualitative dei manager dalla Control Room. Nei 30 giorni dall’esperienza si può misurare la riduzione del tempo medio riunioni e delle email di chiarimento. Nei mesi successivi diventa misurabile l’impatto sul retention rate (meno dipendenti abbandonano l’azienda) e la rapidità di conclusione dei progetti.

DOMANDA FREQUENTE 6: Qual è la differenza tra escape room commerciale e team building aziendale?

Un’escape room commerciale ha focus su intrattenimento puro, nessun debriefing strutturato, e osservazione limitata (tutti entrano a giocare, non c’è un osservatore che rimane in Control Room). Un team building aziendale professionale include invece: obiettivi di apprendimento definiti in anticipo, Control Room per osservazione dei manager, debriefing facilitato per ancorare le informazioni emerse, report post-esperienza che l’azienda condivide con i partecipanti, con tanto di analisi dinamiche e collegamento diretto agli obiettivi HR aziendali. È la differenza tra giocare a golf tra amici e fare una sessione intensiva con un coach professionista.

DOMANDA FREQUENTE 7: Quando è il momento migliore per organizzare un team building?

I momenti strategici ottimali sono: onboarding di nuovi team per creare coesione rapida, situazioni di ristrutturazioni o fusioni aziendali per saldare legami dopo cambiamenti, prima dell’avvio di progetti critici per allineamento dei collaboratori. Non dimentichiamo l’importanza della ricostruzione della fiducia in team disfunzionali, e l’immancabile attività incentive di fine anno o celebrazioni e riconoscimenti speciali (ad esempio la “festa per i 30 anni dell’azienda”). Evita invece periodi di deadline serrate che aggiungerebbero stress, o subito dopo licenziamenti quando il clima in azienda è teso. La frequenza consigliata è di 2 volte all’anno per team stabili.

DOMANDA FREQUENTE 8: L’escape room fa paura?

Sebbene le escape room horror siano molto popolari, ci sono persone impressionabili o che semplicemente non gradiscono scenari troppo “forti” o “espliciti”. Per un team building aziendale è opportuno chiedere ai partecipanti la loro tolleranza alle ambientazioni horror, evitando di prenotare da fornitori con tematiche talmente macabre da generare stress eccessivo.

Tra i temi Cronos, le ambientazioni più “leggere” e apprezzate anche da famiglie con bambini sono Scuola di Magia, Fuga da Atlantide, The Jungle Game, La Tomba di Tutankhamon e Jurassic World.

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Abbiamo visto come un’ora di team building in escape room possa generare risultati che metodi tradizionali da 8 ore non raggiungono e le quindici soft skills potenziate simultaneamente.

Questi risultati non si ottengono per magia, ma con neuroscienza applicata, psicologia del flow state e progettazione intenzionale dell’esperienza. È un piccolo investimento che si ripaga in settimane, abbondantemente.

La domanda quindi non è “se” investire nel team building, ma “come” investire saggiamente, in modo che generi risultati concreti e misurabili. Aziende leader in tutta Italia, dai settori tech e finance fino a food e retail, hanno già scelto Cronos Escape Room come partner preferito per sviluppare i propri team, anche se i loro dipendenti non avevano idea di cosa fosse un’escape room e non ci avevano mai messo piede prima.

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Il Manifesto del Team Building Cronos – I 7 motivi per cui i leader orientati al risultato scelgono il team building in escape room

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