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Il ticchettio del cronometro risuona nelle orecchie, i cuori battono all’unisono, le menti si uniscono in una ricerca di logica e intuizione mentre le pareti sembrano restringersi attorno ai giocatori…
Un’ultima combinazione, un codice finale, e l’esultanza esplode quando la porta si spalanca. È la magia delle escape room, una pioggia di emozioni condensate in 60 minuti, un format che ha ormai conquistato ogni angolo d’Italia (e del mondo), trasformandosi da curiosità per pochi intrepidi a fenomeno culturale di massa. Ma dietro quel cronometro e quegli enigmi si cela un business complesso e affascinante. Vorresti sapere come crearne uno da zero?
Forse sei un appassionato giocatore che ha pensato “potrei farlo anch’io”, o magari un investitore alla ricerca di un’opportunità in un settore innovativo.
Qualunque sia la tua motivazione, è fondamentale comprendere che oggi aprire un’escape room non è più un semplice “tuffo nell’ignoto” come poteva esserlo anni fa. Il mercato è più sofisticato e richiede visione strategica, pianificazione meticolosa e, soprattutto, la consapevolezza di entrare in un mercato maturo dove l’improvvisazione non ha più spazio.
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Il mercato delle escape room oggi: non è più “terra di nessuno”
Nel 2015, quando le prime escape room apparivano in Europa, bastava una buona idea e un po’ d’intraprendenza per aprire un’attività che funzionasse. Il concetto era talmente nuovo che, come spiega il nostro articolo su cosa sono le escape room, molti clienti entravano solo per curiosità, senza sapere bene cosa aspettarsi.
Ma oggi? Il pubblico è decisamente più maturo ed esigente. Secondo le ultime ricerche di settore, il mercato globale delle escape room è valutato circa 8,1 miliardi di dollari e si prevede una crescita annua del 14,9% fino al 2032.
In Italia, la crescita è stata esponenziale: mentre in passato i clienti erano principalmente neofiti, oggi molti sono giocatori esperti che hanno visitato diverse escape room, maturando aspettative ben precise sulla qualità dell’esperienza. Non basta più una stanza con qualche lucchetto e un paio di indovinelli.
I principali errori di chi apre un'escape room da zero
Aprire un’escape room indipendente comporta rischi significativi che spesso gli aspiranti imprenditori sottovalutano. Vediamone alcuni:
Errore n.1 Sottostimare l’investimento iniziale
Molti pensano di poter partire con un budget limitato e partire con una sola stanza di gioco, ma creare scenografie immersive di qualità, enigmi ingegnosi e tecnologia affidabile richiede un investimento consistente. A differenza dei primi anni del settore, oggi i clienti si aspettano ambientazioni curate nei minimi dettagli e avventure di gioco immersive e adrenaliniche. Inoltre, la sostenibilità del negozio necessita di almeno 3 (ma meglio 4) ambientazioni di gioco da offrire al proprio pubblico.
Errore n.2 Carenza di know-how specifico
Ideare enigmi bilanciati, né troppo facili né impossibili, richiede competenze che si affinano con l’esperienza. Come abbiamo spiegato nel nostro articolo su come prepararsi per giocare in un’escape room, dietro ogni enigma c’è un processo creativo complesso. Per garantire un livello di divertimento elevato, inoltre, è fondamentale capire come e quando dare gli aiuti ai giocatori bloccati davanti a un enigma: fornire direttamente la soluzione ai giocatori in difficoltà cancella la soddisfazione che si prova nel “farcela da soli”, mentre essere troppo “tirchi” o criptici rischia di rendere la partita frustrante e fonte di stress.
Errore n.3 Marketing inefficace
In un mercato affollato, farsi notare è difficile. Il settore delle Escape Room è una sotto-nicchia di quello dell’intrattenimento, quindi si compete anche con cinema, eventi sportivi, concerti, teatri e via dicendo. Molte nuove attività non riescono a raggiungere volumi di clientela sufficienti a coprire i costi operativi, perciò avere una strategia di marketing capace di attirare l’attenzione del pubblico e portarlo dentro la struttura fa tutta la differenza del mondo.
Errore n.4 Mancanza di innovazione continua
Le escape room di successo si evolvono costantemente, proponendo nuovi temi e nuove tecnologie per soddisfare un pubblico alla ricerca continua di nuove emozioni. Una piccola attività indipendente, slegata da un’azienda con competenza nel settore, fatica ad avere le risorse necessarie per stare al passo e rischia di trovarsi “obsoleta” già dal secondo o terzo anno di attività.
Errore n.5 Difficoltà nel gestire i picchi di lavoro
Essendo un business con forte concentrazione nei weekend e fasce serali, molti imprenditori si ritrovano a lavorare in prima persona nelle ore più impegnative, con conseguente rischio di burnout. Senza considerare che se lo staff è composto unicamente dal titolare e, magari, una sola figura di supporto, un semplice giorno di malattia di uno dei due può significare una perdita consistente in termini di fatturato.
Ma oltre a questi 5 errori, c’è un “peccato originale” che potrebbe compromettere il futuro di una nuova escape room appena aperta…
Scegliere la location giusta per una nuova escape room
Che si opti per un’attività indipendente o per un franchising, la scelta della location è cruciale. La viabilità della zona, la cornice del quartiere, l’edificio in cui insediarsi e tanti altri fattori saranno determinanti per il successo dell’impresa. Ecco alcuni elementi da considerare:
- Bacino d’utenza: Popolazione residente e turisti potenziali. Questo incide anche sulla “stagionalità” degli incassi, con grandi differenze tra città e città, anche a parità di abitanti.
- Concorrenza: Presenza di altre escape room nella zona. Non è sempre un male, perché in certi casi può significare che c’è più pubblico in cerca di nuove proposte.
- Accessibilità: Parcheggi, mezzi pubblici, visibilità dalla strada. Poter raggiungere comodamente il negozio è un grande plus agli occhi del pubblico.
- Costi di affitto: Ci vuole un equilibrio tra posizione ottimale e sostenibilità economica. Per contrattare il prezzo dell’affitto con la proprietà, l’esperienza di un brand con decine di punti vendita attivi è determinante.
- Dimensioni e layout: Ci vuole spazio sufficiente per più sale tematiche e un’adeguata area reception, anche se non tutte le ambientazioni di gioco saranno attive fin dalla prima apertura. Meglio prevedere ampliamenti futuri, se l’attività funziona.
Nel modello Cronos, la casa madre aiuta gli affiliati nella selezione dello stabile ideale e nella trattativa con la proprietà, garantendo che la location soddisfi tutti i requisiti necessari per il successo dell’attività.
Quanto costa davvero aprire un'escape room?
Quando si parla di cifre, i numeri possono variare enormemente in base alla location, alle dimensioni e alla qualità delle ambientazioni. Per un’attività di livello medio-alto, con almeno 3-4 stanze tematiche diverse (necessarie per garantire che i clienti tornino a provare esperienze diverse), l’investimento iniziale può facilmente raggiungere i €200.000. Ecco perché il supporto di un istituto di credito che aiuti l’imprenditore con un buon finanziamento è generalmente necessario.
Questa cifra di massima include:
- Ristrutturazione dei locali
- Progettazione e realizzazione delle scenografie
- Sistemi tecnologici e domotici
- Arredamenti e props
- Costi di avviamento e marketing iniziale
E non dimentichiamo i costi ricorrenti: affitto del locale, stipendi del personale, utenze, manutenzione delle stanze (che si usurano con l’utilizzo) e aggiornamento continuo delle esperienze.
Se desideri saperne di più sui prezzi praticati nel settore e le strategie di pricing, il nostro articolo su quanto costa giocare in un’escape room ti darà informazioni preziose anche dal punto di vista imprenditoriale.
Il modello franchising: un'alternativa più sicura?
Di fronte a queste sfide, molti imprenditori optano per il modello del franchising, che offre vantaggi significativi rispetto all’avvio di un’attività indipendente:
- Marchio già riconosciuto: Affiliandosi a un brand affermato con centinaia o migliaia di recensioni positive, i clienti sanno cosa aspettarsi in termini di qualità e decidono più facilmente di prenotare le loro partite in escape.
- Know-how consolidato: Si beneficia dell’esperienza accumulata dal franchisor, evitando tutto il complesso e doloroso periodo iniziale fatto di “tentativi ed errori”.
- Formazione e supporto continuo: Dall’avviamento alla gestione quotidiana, un brand strutturato offre ai suoi affiliati strumenti, competenze e risorse che un singolo nuovo imprenditore faticherebbe a raccogliere.
- Economie di scala: Si tratta di costi di realizzazione delle scenografie e dei materiali più contenuti, ma anche di un reparto Ricerca e Sviluppo che testa le novità prima di immetterle sul mercato, nonché della selezione dei fornitori più affidabili per ogni necessità del punto vendita.
- Marketing centralizzato: Avere “pronto uso” strategie di comunicazione testate e ottimizzate farà la differenza tra un business zoppicante che fatica a ripagare il finanziamento e un’attività profittevole che produce utili fin dal primo mese di apertura.
In qualità di franchisor più sviluppato in Italia con il maggior numero di sedi, Cronos Escape Room ha definito un modello di business che permette di aprire un’attività redditizia con un impegno personale ridotto: al titolare bastano dalle 5 alle 8 ore settimanali per gestire una sede, grazie a un sistema di procedure standardizzate e personale formato direttamente dalla casa madre.
Questo approccio consente agli affiliati di mantenere altri impegni professionali o personali, trasformando l’escape room in un’attività complementare anziché in un vampiro che succhia avidamente tempo, energie e risorse all’imprenditore.
Aprire un'escape room come investimento: tempi di rientro
Un aspetto fondamentale da considerare è il tempo necessario per rientrare dell’investimento iniziale, detto ROI (Return Of Investment). Nel caso di un’escape room indipendente, i tempi possono essere imprevedibili e dipendono molto dal successo del marketing e della location.
In un modello strutturato come quello del franchising Cronos, invece, i tempi di rientro sono più prevedibili e veloci perché basta guardare lo storico degli altri punti vendita: gli affiliati iniziano a vedere profitti interessanti già nei primi mesi e rientrano completamente dell’investimento tra i 18 e i 24 mesi.
Conclusione: la scelta giusta se vuoi aprire una tua Escape Room
Aprire un’escape room oggi può essere un’opportunità di business entusiasmante, ma richiede una valutazione attenta delle opzioni disponibili. Partire da “indipendente” e sperare di avere successo comporta rischi significativi e richiede competenze specialistiche, oltre che tempo e risorse considerevoli.
Il modello franchising, soprattutto se si sceglie un brand affermato come Cronos Escape Room, offre invece un percorso più strutturato e sicuro, con supporto a 360 gradi e la possibilità di generare profitti significativi con un impegno personale contenuto.
Il mercato attuale è maturo e i giocatori sono sempre più esigenti, mentre la concorrenza è agguerrita ed in aumento. Affidarsi all’esperienza di chi ha già tracciato la strada può fare la differenza tra il successo e la delusione.
Se stai valutando di entrare in questo affascinante settore, ti consigliamo di esplorare tutte le opzioni disponibili, analizzare attentamente i numeri e considerare seriamente i vantaggi di un modello di business già collaudato e di successo come il Franchising Cronos.
Ma non perdere tempo, perché il modello del franchising prevede l’esclusiva di zona e se un altro imprenditore apre prima di te nella città che ti interessa, dovrai ripiegare su altre località o abbandonare l’idea. C’è ancora spazio per nuove escape room di qualità in molte città italiane, per ora. La domanda quindi è: quanto ancora vuoi aspettare?
Se vuoi entrare in contatto – senza impegno – con il team Sviluppo Franchising di Cronos Escape Room e avere tutte le informazioni che ti servono, la strada è semplice:
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